Elenchiamo alcuni itinerari che richiedono capacità, allenamento ed abbigliamento adatti ai rispettivi dati parametrici
Per facilitare l’orientamento e la localizzazione consigliamo di utilizzare l’applicazione “Tabacco Map”, scaricabile gratuitamente dal Play Store. Consigliamo, quindi, di acquistare la relativa porzione di cartina che, con veramente poca spesa, ci consente, tramite la localizzazione GPS dello smartphone, di sapere sempre la nostra posizione. Per ogni itinerario proposto trovate il file gpx relativo.
Consigliamo anche l’installazione dell’applicazione “GeoResQ” che, dietro pagamento di un abbonamento annuale (gratuita per gli iscritti al Club Alpino Italiano) e previa registrazione, permette una veloce geo localizzazione da parte dei soccorsi, in caso di problematiche che li richiedano. E’ come un piccolo angelo custode.
Le foto delle gallerie hanno il solo scopo di facilitare l’orientamento. Potete trovare foto con miglior visualizzazione nel sito Wikiloc dove troverete anche molti altri percorsi di diversa natura. Sotto i collegamenti ai siti summenzionati.


L’Anello delle Croci
Questo itinerario, facile, è ormai un classico per Follina. Ci permette, percorrendo poco meno di 4 km in un’oretta e mezza, di visitare un bellissimo bosco, poter godere di una vista unica sull’Abbazia, visitare la croce di Follina e la croce di Valmareno, gustarci tutta la passeggiata della Fiadora, passando per le sue sorgenti e ammirando alcuni tratti dell’antichissima canalizzazione.
Si parte dal Pont del Cristo, a 50mt dall’Abbazia dove si fa ritorno al termine del tragitto. Sotto alcune foto e, per chi volesse, il file GPX del percorso.
Dall’Abbazia si va una cinquantina di mt verso est, arrivando al Pont del Cristo

Si gira decisamente a sx

Si continua a salire con un paio di corti tornantini

Si prosegue, sfiorando la Croce di Follina, fino a giungere sulla carrareccia, che si prende scendendo a dx

Dopo circa 150mt si prende il 1029 che sale leggermente a sx nel bosco

Si attraversa, con splendida traccia, orizzontalmente una buona porzione di bosco, con alcuni scorci sul fondovalle, quindi sci scende per roccette e buon sentiero, fino a giungere alla croce di Valmareno

Da qui si segue la larga traccia, in leggera discesa, verso l’abitato di Valmareno

Si attraversa il guado sul torrente Corin (se non fosse praticabile, per troppa acqua, una decina di mt prima si gira a sx seguendo una labile traccia che costeggia una recinzione, fino a giungere sulla strada asfaltata), quindi, sfiorando il cimitero di Valmareno, si prosegue invertendo il senso di marcia e tornando verso Follina

Si continua mantenendosi sempre accanto al Corin prima, poi, attraversato un ponte in cemento, si seguirà la Fiadora, fino a chiudere l’anello



L’anello di Pianezze
Questo itinerario parte ed arriva a Follina (il tracciato gpx è stato registrato dal ponte di Via Volpera).
Lo sviluppo è di 12 km, il dislivello di 920 mt e richiede circa 6 ore comprese le normali soste. Sotto il link al file GPXGPX
Il percorso compie un ampio anello toccando Pianezze di Follina e la splendida Pianezze di Miane. Si sale seguendo il 1029, quindi, dopo la croce di Valmareno, si sale per traccia che poi perde quota, fino ad incontrare il 1070. Si sale brevemente, quindi si prende a sx per il 1076. Si sale lungamente, si attraversa la sterrata a circa 770mt, si prosegue salendo a Casera Rosso. Pausa ristoratrice, godendo del bellissimo luogo e panorama, quindi si va ad ovest, scendendo ancora sulla sterrata. Quindi a dx verso Pianezze di Miane. Luogo stupendo, che merita un’altra breve sosta. Si prosegue sull’ampia traccia, scendendo a sx appena dopo la svolta a dx (vedi tracce gps e bollini). Si scende quindi per il bel tratto del 988 fino ad un bivio, dove si prende la traccia a sx che si segue fino a C. Val d’Agre. Da qui, a sx scendendo per carrareccia di recente costruzione fino a Casere Costolada. Qui si inizia a risalire, per ampia carrareccia, con rampa cementata, per portarsi sul versante sud. Ci si tiene sempre sulla dx, sulla carrareccia che, nell’ultimo tratto, non è frequentata da traffico veicolare. Finita la strada, si individua la traccia di discesa ( a sx si può salire verso Pianezze, dove siamo appena stati). Si scende fino ad incontrare una nuova carrareccia. Si devia a dx per prendere il sentiero che, lambendo la croce di Follina, ci porta sulla Fiadora, quindi a sx per chiudere l’anello. Escursione molto remunerativa, di medio impegno fisico, con un discreto sviluppo.
Alleghiamo alcune foto per facilitare ulteriormente l’orientamento.




















L’anello di Roncavazzai
Questo itinerario parte dalla località “Marcita”. Attraverso una lunga camminata possiamo visitare il posto dove la leggenda narra sia stata ritrovata la Madonna di Follina. Quindi attraverseremo gli abitati di Zuel di Qua, Farrò e Borgo Col, per chiudere poi l’anello.
Lo sviluppo è di 11,5 km, il dislivello di 290 mt e richiede circa 5 ore comprese le normali soste. Sotto il link al file GPX
Dal parcheggio a sud di Follina (supermercato) si va, attraversando la provinciale, verso un cancello verde che limita la proprietà di Roncavazzai. Si attraversa il ponticello e si sale. Alla fine della rampa, presso uno specchio, si prende la traccia a dx che, in breve, ci porta sul filo di cresta. Da qui sempre sulla cresta, lungamente, fino ad arrivare a Zuel di Quà.
Prestare attenzione alla nuova deviazione a dx, una cinquantina di mt dopo la prima casera che si incontra provenienti da Roncavazzai. Per chi proviene da Zuel (giro antiorario), giunti alla sbarra con cartello di proprietà privata, la si oltrepassa e si devia immediatamente a sx scendendo una quindicina di mt. Seguire bollini e indicazioni.
Si va a dx verso Rolle, alla fine del piccolissimo centro di Zuel, cento mt dopo il ristorante al Cacciatore, presso un capitello, si piega a dx nel bosco (carrareccia, cartello in legno del 1030). Si segue sempre la strada principale, con alcuni tratti in discesa. Presenti dei bollini. Ad un certo punto si prende a sx in leggera salita (bollini evidenti).
Si giunge, dopo aver scavalcato un grosso sasso, al passo della Perentana (scollinamento nel versante di Farrò, q. 325mt ca). Si prende a dx in leggera discesa, una traccia (bollini) ben marcata che attraversando a nord l’elevazione alla nostra sx, risale fino ad incontrare una carrareccia ampia che ci porta sulla comunale per Farrò.
Successivamente si attraversa l’abitato di Farrò e si devia a dx, verso la chiesa del borgo. Quindi si scende per una strada asfaltata ma chiusa al transito veicolare, fino a portarsi quasi nel fondovalle. Qui si prende a dx una sterrata che ci porta lungo la Vallalta fino a un bivio con cartelli. Qui a sx e poi subito ancora a sx per una ripida salita che ci porta all’abitato di Col. Si scende verso la provinciale e si ritorna al punto di partenza sfruttando la pista ciclabile affiancata alla strada principale.
Bella escursione, di quasi 12 km, che richiede un tempo di percorrenza std di circa 4 ore.
NB: prima di iniziare la cresta (Roncavazzai), in corrispondenza dello specchio sulla curva, in cima alla rampa cementata, si potrebbe fare una piccola deviazione per visitare il luogo dove, secondo la leggenda, è stata ritrovata la Madonna di Follina (vecchia lapide in loco, proprietà privata).











L’anello delle Fratte
Il percorso si snoda all’andata sul versante nord della dorsale che dalla località Tre Ponti si sviluppa fino a sud di Miane e, al ritorno, passando per la bella Schena del Drago (cresta della medesima dorsale) di nuovo nello stesso versante per rientarre a Follina all’altezza della chiesetta di S. Clemente.
Lo sviluppo è di 6km per un dislivello di 190mt e una durata di circa 2h comprese normali soste. In caso di terreno bagnato o dopo intense piogge la discesa dalla cresta presenta tratti molto fangosi. Tenerlo presente.
Dal parcheggio di fronte al campo sportivo, ci si porta in via Cal de la Fornace
Si attraversa un ponticello e si prende una strada cementata che si segue tenendosi sempre sulla dx
La suddetta strada ci porta, attraversando ampi campi coltivati e lambendo un vigneto di recente piantumazione, sopra le prime case e fabbriche di Miane. Quindi si scende
e ci si dirige verso la provinciale. Raggiuntala si svolta a sx, in via Prè Jacobino, che si percorre fino al culmine del dosso. Qui, a sx, si prende la strada asfaltata ancora a sx (c’è una biforcazione)
Si sale per strada poi cementata fin sotto la cresta. Si prende la prima deviazione sulla dx
e ci si porta proprio sulla cresta, che si percorre, in direzione di Follina, per alcune centinaia di mt. In corrispondenza di un curioso sasso a forma di divano, si devia a sx
e si scende qualche decina di metri, per poi andare a dx e seguire la traccia fino a una biforcazione. Qui si scende a sx
per buona traccia. Si punta quindi a una costruzione datata (vedi cerchio nella foto)
e si continua a scendere per riportarsi nell’abitato di Follina passando per la chiesetta di S. Clemente
da qui, indifferentemente a sx o a dx (suggerimo la seconda, per ammirare un po il borgo) ci si riporta al punto di partenza.